Tutti noi lo desideravamo, ma nessuno avrebbe mai potuto immaginare che solo un anno e mezzo dalla Sua Elezione Patriarcale sarebbe stato creato Cardinale di Santa Romana Chiesa ricevendo dalle mani del Santo Padre Benedetto XVI la Rossa Berretta Cardinalizia.
La Chiesa Maronita si è stretta attorno a Lui felice e consapevole del grande onore che gli è stato riservato. E’ entrato di diritto a far parte del Collegio Cardinalizio che assolve a tre compiti principali: ogni Cardinale aiuta ed assiste personalmente il Papa nel suo impegno Pastorale Universale attraverso gli uffici e gli incarichi a cui è deputato per attuare la divulgazione della Fede e il consolidamento dell’unità della Chiesa; provvede all’elezione del Papa, ma entrano in Conclave solo i cardinali che non hanno ancora compiuto l’ottantesimo anno di età; realizza riunioni collegiali quando il Papa lo convoca per valutare aspetti generali o specifici del governo e dell’amministrazione della Chiesa Universale.
“Comunione e Amore” è il motto di questo Patriarca di una Chiesa Orientale “Sui Iuris” creato Cardinale.
Comunione intesa come condivisione: la Comunione parte da Dio e si propaga in senso verticale verso l’uomo, simbolo del legame d’amore misericordioso che infonde in lui l’Amore Divino.
L’Amore, come manifestazione suprema della Sua volontà, deve propagarsi in senso orizzontale per raggiungere, attraverso ognuno di noi che crediamo e che siamo chiamati a darne quotidiana testimonianza, ogni uomo in ogni angolo del mondo. Amore come intesa spirituale tra tutti gli uomini volta all’ accettazione dell’altro, delle altrui idee, delle diverse religioni.
“Dobbiamo lavorare per realizzare una società fondata sulla giustizia, sulla pace e sul rispetto reciproco adottando la cultura famigliare libanese applicata a religioni diverse, basandoci sul concetto dell’unità nella diversità, sul rispetto delle Istituzioni, per riuscire a realizzare il bene comune” (citazione dagli scritti di Bechara Boutros Cardinale Raï) – Archivio Pontificio Collegio Maronita.