Sua Eccellenza Mons. Hanna Alwan viene ricevuto dal S. Padre dopo la sua Ordinazione Episcopale

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Il 6 novembre abbiamo avuto modo di festeggiare tutti insieme l’ordinazione episcopale di Sua Eccellenza Hanna Alwan, avvenuta in Libano il 16 settembre. Ci siamo stretti attorno a lui, in spirito di fraternità e di amicizia con la piena consapevolezza che questo nostro sacerdote, appartenente alla Congregazione dei Missionari Libanesi Maroniti, che ha guidato il Rettorato del Pontificio Collegio Maronita dal momento della sua riapertura, in occasione del Giubileo del 2000 , fino allo scorso anno, ha dedicato dieci anni della sua vita e del suo lavoro ai nuovi sacerdoti, che in questi anni si sono succeduti in via di Porta Pinciana.

Egli ha contribuito ad attuare la loro formazione umana e religiosa; ha imparato tanti nomi, ha distinto tanti volti, è stato alle prese con tanti caratteri, tanti riti e idiomi diversi. Ha vinto, combattendo al loro fianco, la stessa paura di ognuno di loro: non farcela a raggiungere gli obiettivi prefissati. Giovani ministri di Dio provenienti da diverse nazioni del Medio Oriente accumunati da un unico obiettivo: tornare un giorno nel loro paese d’origine ricchi di un bagaglio culturale che poche nazioni al mondo possono assicurare.

Sua Eccellenza Alwan è stato chiamato a ricoprire l’alto incarico di Vescovo Titolare di Sarepta di Sidone, Ausiliare Patriarcale e Moderatore Generale della Giustizia della Chiesa Maronita; e siamo certi che porterà a buon fine anche questo nuovo incarico, come ha già fatto con tutti i precedenti alla Rota Romana.

Di lui ci mancherà tutto, ma soprattutto quella porta di un ufficio sempre aperta per accogliere con semplicità e senza cerimonie chiunque avesse bisogno di un consiglio, di una pratica o anche solo di scambiare due chiacchiere.
Il suo caldo sorriso e il suo sguardo tenero e accattivante lo aiuteranno certamente a superare tutti gli ostacoli che si dovessero frapporre tra lui e il conseguimento dei nuovi obiettivi di giustizia sociale e religiosa che Sua Beatitudine El Raii si è prefissato di raggiungere in Libano e nel mondo.

Inaugurazione Sala Mar Bechara Boutros Al-Raii

Nella stessa occasione Sua Beatitudine Bechara Boutros Al-Raii, alla presenza di S. B. il Patriarca Siro Cattolico Youssef Younan, del corpo diplomatico e di molti rappresentanti del clero ha inaugurato il Salone di Rappresentanza a Lui dedicato.
La grande sala è stata arricchita con una serie di decorazioni dipinte a secco sulle volte del soffitto da tre decoratrici italiane: grottesche, puttini ed un sapiente uso della pittura raccontano la storia e i personaggi che hanno fatto grande il Pontificio Collegio Maronita di Roma.

Riconoscimenti

Il 26 ottobre, dopo la celebrazione Eucaristica, il Patriarca ha fatto dono di una medaglia del Patriarcato Maronita all’On. Roberto Angelini, a dimostrazione dell’affetto e della stima che tutta la comunità libanese prova nei confronti del Presidente dell’XI Commissione del Comune di Roma, che si è prodigato per la realizzazione della Sala multiuso, dove grandi e piccini si riuniscono per studiare l’arabo, il catechismo e dove tutti possono dare sfogo al loro ingegno e alla loro creatività.
La seconda medaglia è stata donata all’arch. Kabalan Dahdah che dopo tanti anni di lavoro trascorsi a Roma rientra definitivamente in Libano con la propria famiglia.
Ad entrambi vanno i ringraziamenti e gli auguri di tutta la redazione.

La catechesi partiarcale

Nei pochi giorni in cui è stato a Roma, Sua Beatitudine ha voluto incontrare tutta la comunità maronita formata da sacerdoti e laici, e venerdì 28 ottobre presso il convento di S. Antonio Abate dei padriMariamiti in occasione della prima domenica dell’anno liturgico ha tenuto loro una catechesi su “Domenica della Santificazione e Rinnovamento della Chiesa”. Ha inoltre parlato dell’incontro di Assisi con i rappresentanti di tutte le religioni e del suo lungo viaggio in America.